"L'ultima caccia" - Intervista a Giuseppe Amedeo

09.07.2022

Lo scorso 23 giugno è uscito il nuovo libro di Giuseppe Yuri Amedeo, L'ultima caccia (pubblicato da Altromondo Editore). Un racconto che ho apprezzato molto, avvincente e capace di trasportarci in tempi remoti con una precisione attenta ai dettagli e alle vicende, e che ci porta a compiere riflessioni profonde circa i temi e le epoche narrate.

Sono veramente felice di essere presente in questo libro nel disegno di copertina e nelle illustrazioni all'interno. Per questo ringrazio ancora sentitamente l'autore, per la fiducia nei miei confronti e per aver scelto di condividere con me questo suo percorso.


Ho avuto il piacere di fare una chiacchierata con l'autore, un ragazzo molto appassionato di letteratura e di arte e che ha molto da dire. Lascio dunque spazio all'intervista, grazie alla quale abbiamo avuto modo di approfondire meglio l'opera, le sue tematiche, alcune curiosità e dettagli interessanti.

Alla fine della pagina potete trovare anche la trama del libro e il link per l'acquisto.

Buona lettura!



Ciao Yuri! Presentati brevemente a chi ancora non ti conosce!

Ciao Alessia, per me è un grande piacere essere qui. Tutti mi chiamano Yuri ma è il mio soprannome, in realtà mi chiamo Giuseppe, ho 27 anni e sono nato a Reggio Calabria. Sono appassionato di letteratura, storia e arte. Mi piace leggere libri, in particolar modo gli autori stranieri, e studio lingue tra cui inglese, russo e rumeno


È un onore essere qui a parlare con te del tuo primo libro, "L'ultima caccia" (ed. Altromondo Editore): un percorso che abbiamo in parte condiviso dall'inizio, fino alla grande gioia della pubblicazione. Com'è nata l'idea di questo progetto?

L'idea del libro è nata dopo un lungo processo di sviluppo. Dovrei fare un piccolo preambolo riguardo la nascita di questa idea: quando lavoravo a Milano come agente immobiliare dovevo prendere la metropolitana per tornare a casa e durante questo tragitto scrivevo delle piccole storie senza capo né coda riguardo un personaggio che andava in giro a svolgere delle mansioni: viaggiava, esplorava e parlava con le persone. Quando sono rimasto chiuso in casa a causa del Covid ho pensato di riprendere questi frammenti per scrivere una storia più seria. Pensavo di avere delle buone basi da cui partire, tanto che queste storielle le raccolsi in una cartella sotto il nome di "Diario del cacciatore" che, originariamente, era il titolo che avevo dato al libro. Giunto a metà stesura del libro e rileggendo i capitoli, ho visto che mi piaceva la piega che stava prendendo il racconto, così ho deciso di continuare a scrivere ed aggiungere dettagli finché è nata "L'ultima caccia" così come la vedete adesso.


Mi chiamo Aurelio Canorsi

e questo è il mio diario.


Siamo in epoca medievale. Il protagonista è Aurelio Canorsi, un giovane cresciuto in un monastero sotto la giurisdizione papale e abile nel tiro con l'arco; per questo viene ingaggiato dalla chiesa per portare a termine un difficile compito: mettere fine all'eresia. È stato facile e piacevole immedesimarsi nel personaggio di Aurelio? Ti piacerebbe vivere nella sua epoca e vivere le sue avventure?

Permettimi di prendere una citazione biblica per rispondere a questa domanda. Il personaggio di Aurelio è stato creato a mia immagine e somiglianza, ovvero è un personaggio che ha il mio carattere, il mio modo di pensare, agire, reagire e vedere il mondo. Vedere il mondo attraverso gli occhi di Aurelio significa vedere il mondo attraverso gli stessi occhi dell'autore che ha scritto il libro. È stato piacevole e anche divertente scrivere determinate scene o situazioni in cui finisce Aurelio. Alcune hanno richiesto più fantasia, altre invece sono state spontanee e le ho scritte di getto, così come le ho pensate.

Il medioevo non era un'epoca semplice in cui vivere, la vita era crudele e spietata ma piuttosto che vivere l'epoca, vorrei vivere il suo viaggio per vedere il mondo e i vari luoghi che ha visitato, le persone che ha conosciuto e le emozioni che sono rimaste dentro di lui.


Come o dove hai trovato l'ispirazione per la creazione dei vari personaggi? A tuo parere, qual è il personaggio meglio riuscito (oppure il tuo preferito) all'interno della tua storia?

A parte Aurelio, tutti i personaggi sono frutto della mia fantasia. Aurelio riflette ciò che sono: appassionato di arte, mi piace stare nella natura e quando mi pongo un obiettivo lo raggiungo sempre. Non ho avuto particolare ispirazione da niente o nessuno se non fosse solo per due personaggi: Iria e la Strega Bianca che sono anche tra i miei personaggi preferiti assieme alla cartomante e Lucio, per citarne alcuni. Iria è nata ispirandomi ad una mia amica che possiede un cane lupo che a sua volta ha fatto nascere il personaggio di Volk, mentre la Strega Bianca è nata quando conobbi Kore Aurumetti, una ragazza rumena conosciuta online e che ringrazio di cuore per avermi dato la possibilità di creare il personaggio.

In particolare, ricordo che la scelta del nome di Iria non è stato semplice in quanto volevo scegliere un nome che mi piacesse ma navigando online non trovavo alcun nome, finché ho trovato il nome di un' antica dea e l'ho leggermente modificato. Ma sommariamente tutti i personaggi mi piacciono allo stesso modo e non ho preferenze.


Il libro ha un finale molto toccante. Ovviamente non rivelerò nulla ma mi permetto di dire che contiene un messaggio riguardante la chiesa e ciò che è avvenuto in quell'epoca (ovvero l'Inquisizione)... Insomma la storia spinge ad una riflessione importante. Vuoi dire qualcosa a riguardo? Quali sono i messaggi che hai voluto comunicare con le tue pagine?

Riguardo il finale del libro avrei così tanto da dire che non basterebbe questa intervista o le poche pagine del libro cui viene trattato. Aurelio si allontana da tutti e il finale riflette ciò che vorrei fare dal profondo del cuore: allontanarmi dalla mondanità e vivere isolato sulla cima di una montagna, vivendo solo con ciò che è offerto dalla natura. Penso che la chiesa, nel corso della storia, abbia approfittato di molte persone e della loro paura per compiere atrocità come la caccia alle streghe o le crociate, qualche secolo prima, ma questa è una mia considerazione personale.


Ciò significava solo una cosa:

la caccia era iniziata.


Ho notato che in ogni capitolo hai egregiamente descritto ambienti, personaggi, usi e costumi dell'epoca: una cosa non facile, e che all'interno di un libro ha la sua grande importanza, onde evitare di commettere errori o anacronismi. Come ti sei preparato a ciò? Immagino che a questo scopo ti siano stati d'aiuto anche gli studi universitari compiuti...

Si, ho studiato all' università storia medievale e ricordo in particolar modo i trattati che descrivevano la vita delle persone, i paesi e il loro modo di vivere alla giornata. Questo mi ha colpito molto e ho deciso di aggiungere questi dettagli nel mio libro. Ma sarò sincero, gli studi universitari sono stati secondari per la realizzazione del libro, poiché ho voluto più concentrarmi sulla storia e sul viaggio di Aurelio.


Attraverso queste pagine possiamo intuire la tua passione per la storia e le epoche passate. Se potessi avere a disposizione una macchina del tempo e visitare un'epoca a tua scelta, nel passato o nel futuro... dove andresti?

Vero, sono appassionato di storia e se potessi scegliere di viaggiare in altre epoche sceglierei senza dubbio l'antica Roma repubblicana o l'epoca vichinga nei paesi scandinavi.


All'interno del libro hai deciso di inserire alcuni disegni (e per questo ti ringrazio ancora di cuore per aver scelto la mia mano :) ). C'è una particolare ragione per cui hai optato per tale soluzione?

Nella tua biografia leggiamo che sei anche appassionato d'arte, dico bene? Nella storia dell'arte c'è un quadro o opera che più ti piace?

Ho scelto la tua mano per la realizzazione dei disegni perché penso che un'immagine possa rendere meglio allo spettatore la visione del libro e possa far comprendere al meglio ciò di cui si parla. Personalmente, ho sempre preferito i libri dove erano presenti dei disegni perché mi aiutano ad immedesimarmi di più nel racconto.

L'arte è stata una delle priorità all'interno del mio libro. Non a caso Aurelio parla di arte con alcune persone o fa delle riflessioni su alcune opere antiche. Non me la sento di scegliere un singolo quadro o una singola opera perché penso che l'arte sia bella da vedere e debba trasmettere emozioni a chi la guarda



Come vivi la passione della scrittura? Quanto è importante nelle nostre giornate, e cosa significa per te esprimersi con la parola scritta?

La passione per la scrittura è qualcosa che non potrei descrivere perché la reputo una passione molto personale e riservata, ma ogni volta che mi viene in mente un'idea la scrivo perché penso che potrebbe andare bene e da lì potrebbe nascere qualcosa di nuovo e divertente che possa piacere anche a chi la legge. Per me la scrittura è diventata uno sfogo, soprattutto nel finale del libro dove ho voluto esprimere ciò che penso davvero di questa società. Ogni persona vive la scrittura in maniera soggettiva, chi con i libri come me, chi con la musica o in altri modi. La scrittura deve essere un piacere per chi la fa.

 

Quali sono gli scrittori che più ami? Quanto sono stati d'ispirazione per la fase di scrittura del libro? Un autore (o libro) su tutti che consiglieresti?

Io adoro gli scrittori russi come Dostoevskij, Gogol, Pushkin, Bulgakov, Tolstoj e Turgenev, giusto per citarne alcuni che ho letto. Prediligo in particolar modo gli autori stranieri e nella mia libreria ci sono pochissimi autori italiani. Posso dirti che un libro che mi ha particolarmente colpito e che consiglio di leggere è L'ultima legione di Valerio Massimo Manfredi. Anche lì il personaggio principale si chiama Aurelio ed è da lì che ho voluto prendere il nome per il mio personaggio. Altri due libri che mi hanno colpito in particolare, soprattutto per l'analisi psicologica che viene fatta per i personaggi sono Delitto e castigo di Dostoevskij e La metamorfosi di Kafka, altro autore di cui ho letto numerose opere e che adoro in maniera particolare.

Un libro che consiglierei? Vela Bianca di Sergio Bambaren. Trovato per caso ma lo reputo uno dei libri più belli che abbia letto in tutta la mia vita


Ci sono dei film inerenti a questa tematica che ti piacciono o che in qualche modo consiglieresti ai lettori appassionati di tali tematiche? In alternativa, il tuo film preferito per eccellenza?

Su questa domanda mi dispiace deluderti, non sono cinefilo, non mi interessano molto i film e non ho guardato alcun film che mi abbia ispirato per il libro. Però il mio film preferito è senza dubbio Il signore degli anelli.

 

Il Medioevo, periodo in cui è ambientata la storia, è stata un'epoca senz'altro buia. Possiamo però dire che, per certi aspetti, oggi stiamo vivendo una sorta di nuovo medioevo... una nuova epoca folle. Cosa ti aspetti dal futuro prossimo? Secondo te riusciremo ad andare oltre questo periodo, sconfiggere il "male" come nella trama di un libro, e costruire qualcosa di nuovo?

Oggi stiamo vivendo un "Secondo medioevo" come dice Mezzosangue. Io non so davvero cosa aspettarmi dal futuro ma la cosa certa è che molte persone stanno vivendo una caccia alla streghe, rinchiuse dentro casa per paura. Il male può essere sconfitto ma solo se veramente lo si vuole. Ti parlo a livello di considerazioni personali: io non ho molta fiducia nelle persone in questo periodo perché vedo in loro un disinteresse totale in tutto ciò che li riguarda e in ciò che subiscono. Un silenzio che fa veramente paura e che è dimostrazione della totale inadeguatezza a questa società. Proprio come Aurelio nel mio libro, io mi sento distaccato da tutto ciò e non voglio entrare a far parte di questa società ormai corrotta e malata. Costruire qualcosa di nuovo è possibile ma solo se il vecchio verrà distrutto per lasciare spazio al nuovo, altrimenti non ci sarà mai evoluzione.

 

So che sei anche appassionato di musica. In base alla tua esperienza, in che misura la musica è fonte d'ispirazione per la scrittura? E qual è la sua importanza nelle nostre vite?

Se dovessi scegliere una canzone come colonna sonora del tuo libro, quale sarebbe?

Conosco tantissimi generi musicali, alcuni anche di nicchia ma che mi piacciono e mi rilassano come i white noise, l'avantgarde, lo-fi o musica elettronica. Ascolto quotidianamente rap e artisti come Murubutu (il mio preferito), Swelto, Pathos e Claver Gold. Io faccio tutto con la musica in sottofondo: scrivo, leggo, studio, mangio, dormo e faccio le passeggiate sempre con le cuffie nelle orecchie. I testi, le basi, tutto può essere di ispirazione per la scrittura, basta semplicemente cogliere le parole esatte. Penso che il genere di musica che una persona ascolta rifletta molto il suo carattere, il suo pensiero e ciò che è nella vita. Senza musica, non penso si possa vivere.

La colonna sonora che senza ombra di dubbio fa da sfondo al mio libro è Lady of the dawn di Peter Gundry.


Per concludere, a chi consiglieresti la lettura de "L'ultima caccia"?

Consiglio il mio libro a tutti gli appassionati del genere fantasy. Ciò che dico sempre, dato che si parla di streghe, non aspettatevi una storia alla Harry Potter con piume che si alzano dal tavolo o scope volanti ma essendo un libro di genere dark fantasy è più sul genere di The Witcher. È un libro che rispecchia la realtà e il punto di vista di una persona che ha voluto semplicemente descrivere il suo pensiero riguardo ciò che ha vissuto e che ha visto. Ognuno di voi è libero di leggere il mio libro e dare un parere perché questo è ciò che voglio. A me non interessa niente dei soldi ma voglio semplicemente trasmettere emozioni alle persone che lo leggono. Che sia una risata, una lacrima, un sentimento verso un personaggio del libro, a me va bene questo perché penso che viviamo in un mondo dove ormai le emozioni sono quasi del tutto svanite ed è questo che ha portato Aurelio a compiere un tale gesto alla fine del libro. Spero solo che il libro piaccia a chi lo leggerà.


Spazio libero: aggiungi liberamente ciò che vuoi su di te o sul libro!

Non ho niente da aggiungere, tutto ciò che volevo dire riguardo me e il libro è stato già scritto nelle righe precedenti. Chissà, magari se il libro piacerà potrei anche pensare ad un eventuale seguito ma ciò dipende da un sacco di fattori, primo tra tutti come il libro verrà accolto dal pubblico.


Lascia pure indicazioni ai lettori su come raggiungere o acquistare il tuo libro.

Il libro è stato pubblicato da Altromondoeditore e potete trovare il link per acquistarlo nel mio profilo Instagram. Se volete una storia che vi faccia riflettere, allora L'ultima caccia è il libro che fa per voi.

(Link per l'acquisto: https://www.amazon.it/dp/8833303012 )


Grazie mille Yuri per la disponibilità e per aver accolto i miei disegni all'interno della tua opera, sono sinceramente soddisfatta e contenta del risultato e di questa collaborazione. In bocca al lupo per il libro e per tutto!!



TRAMA:

Nell'epoca dell'Inquisizione si cercano nuovi cacciatori. Aurelio, un ragazzo cresciuto in un monastero sotto la giurisdizione papale, è particolarmente portato per il tiro con l'arco. Nel suo diario narra il viaggio che compie dalla periferia di Roma alle montagne della Germania dove viene inviato per fronteggiare la diffusione dell'eresia. L'incontro con una particolare ragazza sarà fondamentale per concludere l'incarico. Imparerà che due cose non tornano indietro: una freccia scoccata e un'opportunità persa.


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