UN SALTO FUORI DAL CERCHIO

Un salto fuori dal cerchio
- (Learning to fly) -

il mio secondo romanzo

Una storia che vuole far riflettere sulla società odierna tra le sue mille contraddizioni; tocca tematiche quali senso di giustizia e di inadeguatezza, inquietudine esistenziale, sofferenza, isolamento, ribellione, controculture, alternative al consumismo alla ricerca di una vita autentica lontano dalle regole e dalle masse.

Guido ed Emiliano: due ragazzi che non accettano il sistema così com'è e cercano di resistergli in tutti i modi, fra musica, libri e parole, alla ricerca di una vita autentica lontano dalle regole e dai dettami vuoti della massa.

Si parla di giovani ed è rivolta ai giovani, ma non solo. C'è l'ambiente scolastico, inquadrato nel suo lato non del tutto sorridente (la scuola riesce davvero a valorizzare i ragazzi meritevoli o è il pregiudizio ad avere la meglio?).

C'è il desiderio di vivere lontano dai dettami vuoti della massa, alla ricerca di sentimenti puri e autentici, di arte, di riflessione, di natura. C'è la falsità delle persone che vogliono sempre apparire perfette ma che, sotto sotto, sono sporche e vanno avanti a forza di inganni e prepotenze.
C'è la ribellione, quando un giovane non si riconosce nel mondo per come gli viene offerto e vuole rincorrere una via più genuina e onesta. C'è la sofferenza di chi, determinato a percorrere tale via, si ritrova ostacolato, escluso, preso di mira.
E poi c'è l'amicizia, quella vera e sincera che lega i due protagonisti, in contrapposizione a quella opportunistica che ruota loro intorno.

E poi, ovviamente, c'è la Musica: costante accompagnatrice di questo viaggio, renderà alcune scene ancora più reali e, forse, più forti. A partire dal sottotitolo, ripreso dal celebre verso dei Pink Floyd: "A soul in tension that's learning to fly".
Volare, imparare a volare: una metafora dell'essere se stessi, di rincorrere i propri sogni, i propri ideali, in alto lontano da tutti, da chi non capisce. Un'immagine che si addice a Guido ed Emiliano, i protagonisti della storia.
Questa canzone sarà presente anche all'interno, in una particolare vicenda importante per la trama, in cui si parlerà del "cerchio" del titolo, quello da cui sfuggire.

Ecco qui un brano estratto:

All'improvviso, con fare determinato, Guido prende una manciata di penne, pennelli e pennarelli dal tavolo e inizia a posarle sul pavimento, una dietro l'altra fino a formare un grande cerchio. Poi accende la musica e va all'interno del cerchio appena creato. Le note della sognante "Learning to fly" dei Pink Floyd invadono la stanza mentre lui inizia a spiegare.
«È come se attorno a noi ci fosse un cerchio. Tutte le regole, le imposizioni, le paure, i tabù, le leggi, i legami, il denaro, i documenti, gli obblighi, i doveri, e tutto ciò che ci incatena in maniera invisibile. Invisibile ma reale.» Fa qualche piccolo passo all'interno della linea di penne. «Noi siamo all'interno di questo cerchio, ci sembra di poterci muovere liberamente, di agire secondo la nostra volontà, ma ci sbagliamo, perché in realtà la nostra libertà sta tutta dentro questi pochi metri quadrati, tutta limitata entro quel confine. Appena ci avviciniamo troppo al confine arrivano i divieti, le contravvenzioni, le multe, gli allarmi, le espulsioni, le bocciature. Non vogliono che ci avviciniamo troppo al confine, perché così lo potremmo vedere distintamente e potremmo anche scoprire cosa c'è al di là di esso; potremmo oltrepassarlo, fare un salto e andarcene di là, oltre. Ecco perché non vogliono. Chi lo fa o tenta di farlo spesso finisce in ospedale psichiatrico, in carcere, o sotto terra. Così la paura ci mantiene buoni a terra dentro il nostro bel cerchio, come se qua dentro tutto fosse perfetto al pari di una bella favola. Ma, porca miseria, non siamo in una bella favola: basta guardarti intorno. Il dannato cerchio è un inganno, è una menzogna. È una falsa prigione dorata. Dobbiamo capirlo prima che sia troppo tardi.»
Ora parla con impeto insieme alla musica, infervorato dal suo stesso ragionamento. Anch'io sento ribollirmi dentro una certa energia, uno spirito nuovo e sano.
«Non dobbiamo rassegnarci», riprende Guido. «Dobbiamo capire chi siamo e cosa vogliamo, non volere ciò che vogliono loro per noi. Questo confine lo dobbiamo superare e abbattere. Solo di là possiamo sperare di trovare qualcosa di più giusto, o comunque qualcosa che sia veramente adatto a noi.» Alza ancora di più la voce e la musica. «Senti questa canzone, una delle mie preferite in assoluto, sentila bene. Siamo come anime in tensione che stanno imparando a volare... Dobbiamo imparare a volare, capisci? Dobbiamo volare! Dobbiamo fare un salto, accidenti, dobbiamo farlo: un fottuto salto fuori dal cerchio!»


UN ACCENNO ALLA TRAMA:

"A soul in tension that's learning to fly": questo verso dei Pink Floyd potrebbe essere l'immagine rappresentativa di Emiliano, diciassettenne che inizia a percepire un senso di marciume in ciò che lo circonda e vive sentendosi tirato da due forze opposte: rimanere se stesso o accettare il sistema e farne parte. In lui c'è qualcosa che spinge, ma non ha ancora imparato a volare.

Un giorno, in classe arriva un nuovo ragazzo, Guido: all'apparenza silenzioso, solitario e originale, appare come un giovane Kurt Cobain ed è quello che potremmo definire uno spirito libero, anticonformista, amante dell'arte e delle cose vere e semplici. Anche lui sente quel senso di marciume ed ingiustizia, ma cerca di resistergli con determinazione. Sensibile e intelligente, viene però ostacolato ed escluso da tutti per la sua vena ribelle.

I due imparano a conoscersi e sviluppano un'amicizia sincera e speciale, vivendo esperienze uniche e stimolanti in un loro mondo fatto d'arte e musica, alla ricerca di quella purezza che, attorno, manca.
Guido troverà in Emiliano la comprensione che gli mancava e, pur inconsapevolmente, insegnerà molto all'amico, rendendolo più sicuro di sé. Insieme percorreranno un tratto di strada che cambierà per sempre le loro esistenze, rincorrendo il loro sogno di una vita e un futuro più giusti e interessanti, lontani dai dettami vuoti della massa; consapevoli che, a volte, per fare la differenza bastano piccoli gesti e scelte.
Ma, per fare un salto fuori dal cerchio del conformismo e delle regole, la strada è tortuosa e piena di ostacoli...

Un percorso di crescita interiore tra controculture e alternative al consumismo, senso di giustizia, ribellione, inquietudine esistenziale.
Un inno alla vita autentica e all'amicizia sincera, a ritmo di Rock, Rap e non solo.

Dalla prima pagina del romanzo
Dalla prima pagina del romanzo

CURIOSITA'

Come avrete capito, la musica accompagna la vicenda e le esperienze dei protagonisti. Da grande appassionata di musica, ho pensato di individuare una canzone, o meglio, un verso di una canzone, e di inserirlo all'inizio di ogni capitolo. Un verso che, in qualche modo, potesse dare un input, un'idea dello spirito contenuto nel capitolo in questione.
Dal rock di Nirvana, Alice In Chains, Black Sabbath, al rap di Murubutu, Claver Gold, fino ad altri grandi autori come Tenco, De André, Guccini, Bob Dylan, Joy Division... solo per citarne alcuni.
L'ho trovato un bel modo per rendere ancora più "musicale" la storia, più vicina alle emozioni che la musica riesce magicamente a trasmettere.

E' Musica in qualche modo in linea con lo spirito della storia, in cui, per certi versi, ho provato a far emergere quel male di vivere proprio del Grunge.

Spero di farvi entrare nel mondo di Guido, ragazzo sensibile, originale e determinato, con forti idee ed ideali; un giovane all'apparenza un po' "strano", una mente super attiva sempre in viaggio tra libri, dischi e arte. Un ragazzo dalla vena ribelle e anticonformista, ma del tutto sincero e trasparente, a differenza dei più. Silenzioso e solitario, ma anche altruista e bisognoso di un amico che, finalmente, lo capisca e lo accetti per come è.
Proprio questa sua personalità saprà conquistare Emiliano, ragazzo all'inizio più insicuro e incerto sulla vita. Guido lo trascinerà nel suo mondo di parole, riflessioni, libri e musica, attraverso viaggi ed esperienze stimolanti.


Tra l'altro, c'è un posto che diventerà per loro indispensabile: un paradiso lontano dalle luci del mondo, un rifugio segreto in cui sentirsi liberi di esprimersi, di parlare, di creare. Lo hanno battezzato La Fuga: lì dentro, tra quelle mura sporche di vernice, alla luce di decine di candele, tra tele, quaderni, canzoni e discussioni, sembra un po' di essere sfuggiti al caos del mondo.
Lì, ogni tanto risuona l'eco di una chitarra e si fanno progetti per un futuro migliore...
...Ma, per saperne di più, non vi resta che fare un salto nelle pagine di "Un salto fuori dal cerchio"! 

Chi fosse interessato al libro può tranquillamente contattarmi in una delle modalità riportate nella sezione Contatti.
La copia verrà comodamente spedita a casa tramite pacco postale.


Riporto qui di seguito alcune opinioni/recensioni scritte dai lettori (che ringrazio tutti di cuore!)

Ho finito di leggere "Un salto fuori dal cerchio" ovvero il nuovo libro di Alessia Santangeletta. Un lavoro denso perché ricco di contenuti, un romanzo di formazione e di distruzione.
La storia scorre piacevolmente attraverso un linguaggio fresco e ricco di citazioni artistiche di ogni tipo.

Emiliano, il protagonista, potrebbe rappresentare senza fatica uno qualsiasi di noi mentre Guido, il suo migliore amico, rappresenta ciò che forse ognuno di noi dovrebbe essere. Se non in tutto sicuramente in parte. Per questo penso che Alessia non potesse trovare un nome più adatto per questo suo personaggio... perché è Guido che "guida" Emiliano verso nuovi punti di vista fino a quel momento soltanto ipotizzati.

Dovessi trovare una canzone che rappresenta in pieno questo libro non saprei quale scegliere.
Certi passaggi sono da "Kill 'em all" dei Metallica, alcuni sono da "Just breathe" dei Pearl Jam, altri sono da "Come as you are" dei Nirvana.
Dentro c'è Faber con la sua "direzione ostinata e contraria", c'è un lato della vita scolastica che troppo spesso viene lasciato in secondo piano, c'è una ricerca di rivoluzione interiore e non solo... c'è anche molto di più.

Tutto questo per dire che vi consiglio di acquistare questo romanzo e di leggerlo.

Personalmente il finale mi lascia con la speranza che ci sia un seguito perché, sinceramente, la storia coinvolge e fa desiderare di leggere (senza spoiler) cosa è successo dopo.

Complimenti Alessia, perché non deludi mai. Anche con la scrittura crei dipinti... e lo sanno tutti che in questo sei una numero uno. Applausi di cuore!!

(GIANPAOLO BUONAFEDE)


Qualche tempo fa mi sono dedicato alla lettura di questo splendido romanzo scritto da Alessia Santangeletta. Un percorso di crescita condiviso fra due ragazzi che seppur vivendo situazioni diverse sono accomunati dalla medesima avversione verso molte dinamiche sociali

Una narrazione che si muove fra un esistenzialismo di fondo portando però anche numerosi esempi positivi. Controcultura, riferimenti artistico-musicali, disobbedienza civile o più in generale, diversità: questi sono gli elementi principali fra cui si districa la trama, portando il lettore a profonde riflessioni e mostrando come un mondo grigio possa essere contaminato positivamente da molti colori diversi.

Un invito a tutti voi a compiere questa piacevole ed interessante lettura. Massimo supporto a quest'artista e ragazza dalla grande sensibilità. Complimenti Alessia, continua così!

(THOMAS MARCHES)

Proprio in questo momento ho finito di leggere il tuo libro, ho finito di sognare insieme a Emiliano e Guido. Sei riuscita a emozionarmi perfino con i ringraziamenti, sei un'artista a 360° e in queste pagine si sente il tuo amore per il disegno, la scrittura e la lettura. L'ho divorato in pochissimi giorni perché è molto scorrevole e scrivi in un modo che rapisce e mi ha permesso di immedesimarmi in molti punti nonostante non sia più una diciottenne.

Guido mi ha ricordato tantissimo Alex Supertramp, in alcuni tratti sembrava te, in altri mi è sembrato un po' troppo pessimista e drastico per essere un ragazzo, sembra che abbia gettato subito la spugna o non amasse la vita ma hai dato importanza all'Amicizia, quella rara, preziosa, che riconosci come luce nel tuo cammino.

Complimenti per il tuo lavoro e grazie! Continua sempre ad amare quello che fai!

(ALESSANDRA AZZARITO)

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