Riflessioni su "Grazie di avermelo detto" di Gianpaolo Buonafede

15.06.2020

Ho letto quasi tutto d'un fiato il nuovo libro di Gianpaolo Buonafede, un po' perchè ero curiosa di leggere i suoi versi, un po' perchè già dalle prime pagine le parole sanno conquistare e trasportare in sentieri affascinanti, e non riesci più a smettere. E infatti è andata così: una poesia tira l'altra, come una scatola di cioccolatini.

"Grazie di avermelo detto" è un viaggio, un percorso, talvolta un cammino talvolta una corsa oppure un riposo; qualche volta scorgi un leggero velo di amarezza ma, quasi sempre, una smisurata gioia di vivere, di godere di ogni piccolo istante e vedere dove porterà il futuro, la vita. Infatti, proprio come la vita, anche questo libro è un'altalena di emozioni, di profumi e sapori, di persone che arrivano e se ne vanno lasciandoci ricordi, regali, cicatrici; ognuna, però, ci lascia qualcosa ed è questo l'importante.

Possiamo leggere quest'opera come un insieme di pensieri, azioni ed emozioni di una manciata di persone, con i loro amori, tremori, delusioni e rinascite. Oppure chissà, potrebbe anche trattarsi della stessa persona, un io narrante ed errante tra le esistenze della fantasia, tra vita presente, passata e futura.

Il libro, però, non è una raccolta di poesie, o meglio, non è semplicemente questo: è possibile cogliere un sottile filo, forse cronologico o forse semplicemente emotivo, con un inizio e uno svolgimento, e che in qualche modo lega i componimenti in un corpo unico. Può darsi che tale filo sia soggettivo, ogni lettore potrà trovare il suo in base all'eco che i versi creano nella mente. Del resto, è questo il bello della scrittura.

Comunque vogliate leggere questo libro, sappiate che andrete incontro ad una schiera di sensazioni, dalle più dolci alle più forti, evocate da una scrittura sempre fresca, immediata, originale, ricca di giochi di parole e di significato. Una scrittura, quella di Gianpaolo, che non ha mai smesso di stupirmi, già da anni fa.

Sono felice di essere presente in questo libro nei disegni di copertina e retro copertina, e sono onorata che Gianpaolo abbia scelto i miei tratti e colori per illustrare la veste esterna della sua opera; ma, credetemi, la vera opera è quella all'interno. Naturalmente non dico altro per non spoilerare nulla... ma vi stupirà: dai primi versi (e, ancor prima, dalla prefazione scritta da Tyrone Nigretti) fino all'ultima pagina. Anzi... fino all'ultima parola!

Complimenti ancora Gianpaolo, in bocca al lupo!

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